Beppe Grillo: un’occasione mancata

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La gente non ne può più; l’indegno spettacolo della politica è diventato stucchevole, insopportabile, una farsa non più divertente, tanto che anche i comici più bravi stentano a farci ridere con la satira.

Maurizio Crozza, attualmente il migliore, esprime il meglio di se quando prende in giro Ingroia per la sua apparente indolenza; è l’ottima caricatura che ci fa ridere, non più la satira sull’imbecillità dei politici o sulle loro disavventure giudiziarie, che al contrario ormai ci disgustano.

Beppe Grillo ha invece da tempo scavalcato lo steccato, al pari di Crozza (entrambi Genovesi) è comico brillante e intelligente, supportato da bravi autori, e grande trascinatore di folle.
Lo “scollinamento” nella politica era nell’aria già da tempo, ed è stato accolto da tutti con benevolenza e serio interesse; direi addirittura speranza.

Le grandi idee o i buoni propositi hanno la necessità di essere veicolati, e in genere le persone abili a veicolare le idee non sono le stesse che le partoriscono; ecco la necessità delle cosiddette sinergie: un conto è progettare una cosa, altro è farla conoscere, spiegarla, migliorarla, venderla.

Beppe Grillo in politica è partito con un inestimabile vantaggio: comico di grande successo, ingiustamente vittima dei politicanti degli anni 80 e 90, è rimasto coerente con le sue posizioni, la maggior parte di queste oggettivamente condivisibili da chiunque.
E’ un ottimo candidato a essere portabandiera della “rivoluzione civile”.

Per questo, avrebbe avuto bisogno però di un gruppo di collaboratori sinergici e ben selezionati, che avrebbero dovuto valorizzare il suo talento naturale di acuto comunicatore, dando l’immagine al tempo stesso di solidità intellettuale e maturità politica.
A mio avviso ha fallito entrambe le condizioni; almeno a metà.

La decisione di non avvalersi dei media tradizionali come Radio e TV è un gravissimo errore, posto che egli avrebbe potuto dettare le condizioni della sua partecipazione.
Non c’è alcuna convenienza infatti a non replicare con la stessa potenza di fuoco ai tanti detrattori; con i media più deboli si fa fatica a confutare gli attacchi, la partita va giocata a pari condizioni, e non sempre “fuori casa”.

Sull’immagine poi doveva essere più accorto; gli scivoloni dell’epurazioni, e la mancanza di trasparenza nella selezione dei candidati sono esempi di come abbia minato la sua credibilità, soprattutto nelle fasce della popolazione più moderata e di livello culturale medio alto.
I suoi collaboratori poi, hanno tenuto lontani dal Movimento tutti coloro che avevano una personalità e una preparazione al di sopra di un certo livello, forse per paura o per strategia; di certo questa non può essere considerata una scelta vincente.
Conosco molte autorevoli persone, che non hanno neanche ricevuto una risposta di mera cortesia alle lettere di proposte (serie e circostanziate) che gli hanno inviato.

Grillo è l’unico personaggio che potrebbe conquistare addirittura una larga maggioranza di consensi in un Paese ormai sfiancato dalla corruzione e dal pressapochismo cultural-politico; invece dovrà accontentarsi, se gli va bene, di fare il terzo incomodo, un ruolo inutile per chi da sempre ha dichiarato di non voler fare accordi con chicchessia, posizione peraltro, assolutamente condivisibile.

Per lui, comunque vada, sarà un successo; potrà sempre rivendicare la primigenia di un soggetto politico che al suo esordio ha “spopolato”, senza che dietro vi fossero potentati economici o religiosi;
ma questo, almeno per adesso, non contribuirà a portare sensibili vantaggi ai cittadini.

Un’occasione mancata.

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14 Commenti • Beppe Grillo: un’occasione mancata

  1. danyel
    07 Giugno 2013 alle 10:59

    Articolo scritto il 5 febbraio 2013 risulta di una lungimiranza che ha quasi dell’incredibile. Ancor più tenendo conto proprio di quello che sta accaendo in questi ultimi giorni.
    Sarei curioso di sapere se Fabio ha ancora qualche speranza sul fatto che questo Movimento possa ancora fare in tempo a recuperare i molti errori fatti fin’ora.

    • 07 Giugno 2013 alle 12:25

      Purtroppo, caro danyel, non sono molto ottimista; la mia esperienza di vita, anche recente, non mi lascia sperare che chi commette errori così gravi, poi possa risolverli.
      Ho scritto qualche settimana fa un articolo proprio su questo principio: http://www.fabioduranti.it/albert-einstein-genio-inascoltato/
      Le mie preoccupazioni, ancor prima del voto, come vedi si sono tutte realizzate… purtroppo.
      Dico purtroppo perché il Paese ha assoluto bisogno del ricambio della classe dirigente e di persone valide che sappiano opporsi con intelligenza e moderazione ai cialtroni che ci governano ancora oggi.
      Un caro saluto.

      • giampiero
        07 Giugno 2013 alle 12:51

        Io l’avevo previsto molto tempo fa(basta rileggersi i miei tweet)
        da vecchio operaio sindacalista in fabbrica che Grillo voleva
        un 15% per campare di rendita con la protesta altri 5 anni e
        guadagnare dal Blog con la pubblicità sempre più presente
        ma PDEmocristiano e PDL volevano fare la nuova DC e l’hanno
        foraggiato per arrivare al 30% sapendo che non avrebbe fatto
        (non essendone capace)accordi e loro(come hanno fatto)potevano rifare la DC con il governo LETTAmaio,purtropppo
        quello che avevo previsto in tempi non sospetti si è avverato.

  2. Stefano
    12 Maggio 2013 alle 23:04

    per me grillo è stata una delusione ci ha illusi

  3. ermanno
    12 Maggio 2013 alle 00:06

    Caspita, sembrerebbe scritto oggi.

  4. Manuela
    15 Febbraio 2013 alle 23:45

    Caro Fabio le mancanze che tu metti in evidenza ;ammesso che lo siano, sono bubbole confronto l’immoralità che ogni giorno i partiti tradizionali esibiscono con arroganza ,
    Il M5S non è perfetto , ma sicuramente perfettibile. , io lo votero’ con convinzione .
    un abbraccio

    • 16 Febbraio 2013 alle 15:19

      Cara Manuela, le mancanze che evidenzio, non sono riferite alla moralità o alla giustezza delle azioni di Beppe Grillo, ma alla strategia.
      Da cittadino, non posso non condividere la maggior parte delle sue azioni, e lo dico nell’articolo.
      Un abbraccio a Te.

  5. annamaria
    06 Febbraio 2013 alle 16:18

    ti sei dimenticato di dire che ha perso i voti degli indecisi, che si sarebbero buttati a pesce, altro che 15%, avrebbe preso il 60%!

  6. Stefano Pollegioni
    05 Febbraio 2013 alle 18:01

    E’ troppo accentratore e ritengo che persone troppo capaci non sono di suo gradimento. E’ il mio modesto parere.
    Ciao Fabio un caro abbraccio

  7. Alessandro Biagioli
    05 Febbraio 2013 alle 17:57

    per fare politica servono le visoni globali e sopratutto una solida base culturale fatta di intellettuali prestati alla causa,di movimenti e partitelli cosi ne abbiamo visti nascere e sparire tanti nel giro di due legislature ,la rete,la lista dini..grillo fara il grande balzo ma finira nella nebbia romana dellla politica reale,cosa che si sta verificando in piccolo a Parma.

  8. Elisabetta 70
    05 Febbraio 2013 alle 17:02

    Io voterò M5S a prescindere, fuori tutti i vecchi tromboni dalla politica, a casa o a zappare la terra, hanno rovinato l’Italia, la più bella nazione del mondo.
    Vergogna!
    Elisabetta

  9. Giacomo
    05 Febbraio 2013 alle 16:39

    Lucidissima analisi. Complimenti!

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