Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercazzola, o scherziamo?
No, mi permetta. No, io… scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio.
No, non è l’ultima dichiarazione del candidato premier di turno, quella non farebbe ridere.
Ho rispolverato i DVD con la trilogia di Amici Miei proprio in questi giorni; volevo mescolare le frasi sconclusionate che mi fanno arrabbiare con quelle, sempre sconclusionate, ma che mi fanno ridere; allora, al posto di una delle ormai quotidiane tribune politiche, ho preferito il grande Ugo Tognazzi con i suoi compagni di zingarate.
La tecnica di confondere e gabbare gli interlocutori con frasi senza senso, risale nella letteratura al XVI secolo, quando Francois Rabelais scrisse il Pantagruel, quasi interamente fondato su dialoghi del genere, al punto che anche la sentenza finale del romanzo è stata pronunciata con linguaggio sconnesso.
Anche Mozart nel Don Giovanni fa declamare a Leporello una straordinaria supercazzola durante la quinta scena del primo atto.
E Totò, non meno incline al nonsense, strappava la risata con battute e atteggiamenti che tendevano sempre a confondere i suoi interlocutori; Cetto Laqualunque invece convince la folla che il suo braccio destro è primario all’ospedale perché “sfiletta bene i merluzzi… a che gli serve la laurea?”
La tecnica della seduzione e dell’inganno verbale risale alla notte dei tempi; la storia è piena di imperatori, tiranni, dittatori, autorità religiose, che hanno ipnotizzato popoli per millenni con discorsi inutili, conditi di termini roboanti.
La possibilità di avere successo con l’inganno è inversamente proporzionale al livello culturale della gente; più si è colti e intelligenti e meno si crede alle fandonie degli imbonitori, ovvero si riesce a scindere la verità dalla menzogna.
Ma… quindi… noi Italiani, come ci dovremmo considerare?
Non ci è bastata l’esperienza dei nostri nonni per andarci un po di più “coi piedi di piombo” prima di credere alle promesse di questi scaltri oratori?
Forse è presto, in fondo la nostra democrazia è ancora acerba, non abbiamo metabolizzato i principi fondamentali del vivere civile, non conosciamo nemmeno quali siano i nostri veri diritti, al punto che la lettura della Costituzione in TV è stato un successo colossale.
Il giorno dopo abbiamo tutti commentato meravigliati sui diritti riscoperti, ma a distanza di una settimana avevamo già dimenticato tutto.
Lo sanno bene i nostri politicanti, che infatti vanno in TV e alla radio non certo per illustrare dettagliatamente i loro programmi, che annoierebbero un popolo abituato a seguire le zuffe televisive, ma per fare spettacolo, intrattenimento, promesse che sanno di non poter mantenere, ma che tanto la settimana dopo le elezioni, avremo tutti dimenticato.
E allora, blinda la supercazzola prematurata e… cchiù pilu pe’ tutti!!!
tutti rimaniamo sorpresi quando i giornali e le televisioni intervistano gente improponibile dalla reputazione ormai finita sotto a un treno (vedi scajola)
Mi permetto di far notare che in merito a quella discussione, mi impressiona di più il fatto che Zucconi si sia prestato a intervistare Scilipoti, piuttosto che le affermazioni di Scilipoti stesso, del quale conosciamo lo spessore intellettivo…
il duetto tra scilipoti e zucconi è l’esempio più brillante di come stiamo messi!!!
dove si trova?
Sul sito di repubblica
Qui
Stasero a Santoro gli è partito l’embolo. Ha fatto una filippica che la supercazzola di Tognazzi è la Divina Commedia al confronto!!!
un quadro pefetto dell’italiano medio
senza contare che antani, se recupera nei sondaggi, potrebbe accatroppare i palobesi e governare la stampella per i prossimi vent’anni.
Speriamo di no!!!
Questo è uno dei più bei post che ho letto su questo blog.
Triste ma vero dover riconoscere che siamo un popolo di boccaloni.
le supercazzole sono divertentissime 🙂
Oh, suvvia! un pangasio? Non ci facciamo slesciare dagli astanti che a terpretare per tempo a sinistra senza tante pretese non è poi di casentino… senza contare che rientro sa lasciare estipato eccome. Non vorrete perdervi i forestieri colpire alla umberta, prima Fancasi e dopo virtuale!