Nei prossimi quaranta giorni ci toccherà valutare quali saranno i candidati più credibili e i personaggi che popolano le coalizioni.
E qui iniziano i problemi:
innanzitutto non possiamo conoscere tutti i candidati, ovvero non sarà possibile essere informati dai mezzi di comunicazione più importanti, su tutti gli schieramenti e i loro programmi.
Perchè?
La Legge attuale sulla cosiddetta “par condicio”, prevede la presenza dei politici nei mezzi di informazione di massa (TV Radio) in proporzione alla quota di parlamentari “uscenti”; la regola è valida fino alla presentazione dei nuovi (si fa per dire) candidati.
Questo significa che gli attuali parlamentari partono avvantaggiati nella competizione, avendo già usufruito di una massiccia campagna pubblicitaria gratuita prevista dalla Legge, alla quale non hanno accesso le nuove formazioni.
A seguire, ovvero dopo la presentazione dei candidati, gli spazi dovranno essere divisi tra le liste o le coalizioni, che hanno presentato candidati in collegi che interessano almeno 1/4 del totale degli elettori.
Per farla breve, la Legge è strutturata per favorire:
chi è già presente in parlamento; chi ha visibilità pubblica (comici, giornalisti, magistrati famosi ecc…); e, ovviamente, chi ha tanto denaro da spendere per le campagne elettorali, magari sperando in un “ritorno” post elettorale.
Inutile dire che Berlusconi aveva proposto addirittura di estendere la prima parte (quella della proporzionalità in base alla rappresentanza politica) anche alla seconda, con l’intento di creare un loop infinito di soggetti, sempre gli stessi, che avrebbero ruotato negli scranni del Governo, quasi senza il bisogno di nuove elezioni; il sogno di ogni totalitarista.
Il fatto è che comunque, anche così, la Legge è fatta in modo tale che le facce che vedremo in TV saranno sempre le stesse, con qualche aggiunta, come detto, di comici, giornalisti, magistrati e ricconi di turno.
Detto questo, sorge un’altro problema: i programmi politici.
Io dico la verità: ancora non ci ho capito nulla.
Ad oggi abbiamo soltanto assistito a una guerra “tutti contro tutti” di bassissimo profilo; nessuno che ci parli seriamente del suo programma, lo motivi, lo renda credibile.
I dibattiti finiscono sempre in rissa (o pseudo tale per lo spettacolo), e anche le apparizioni singole sono per lo più orientate a discreditare l’avversario, piuttosto che a rappresentare le proprie intenzioni.
Anche il sobrio Monti ha iniziato da tempo il lancio delle freccette; c’è da dire, ce lo aspettavamo.
Ma, allora: come faremo a stabilire la credibilità di questo o quello?
Chi avrà il coraggio di fermare i tromboni di quest’orchestra stonata?
La verità è che abbiamo bisogno di un nuovo vero leader, che sappia aggregare a se gente per bene, capace di rinnovare la politica e la classe dirigente del Paese.
Questa tornata elettorale è soltanto un passaggio; dovremo turarci il naso e votare la soluzione che più ci sembrerà opportuna per scongiurare l’aggravarsi della crisi; e che ci appaia portata a realizzare le riforme più urgenti.
Nel frattempo, speriamo che emerga una personalità forte, in grado di riportare l’Italia al livello di eccellenza che merita di occupare.
Che non rimanga solo un sogno, dipenderà da noi.
Vorrei segnalarvi che il simbolo da voi riportato per il “partito pirata” è errato(è uno delle famose liste “civetta” e se non erro si è pronunciato anche un tribunale al riguardo)
Il poster dei partiti si riferisce alla situazione relativa alla data di pubblicazione, e non a quello che è successo dopo.
Grazie.
@Alex
Ma che dici tu???
Con un Beppe Grillo alle spalle anche i sassi avrebbero visibilità.
Provaci senza e vediamo cosa sei in grado da solo di fare… per piacere, non diciamo corbellerie!!!
Se volevi creare un tuo movimento,potevi fare come quelli del M5S… Ti rivolgevi ad uno come lui…e sempre senza tirare fuori un euro…
Se scopro un giacimento di petrolio sotto casa mia…telefono ad un petroliere e chiedo cosa fare…
Se invento una nuova automobile,telefono a Marchionne e chiedo cosa fare…
Insomma un trampolino di lancio comunque bisogna averlo. Solo che per averlo c’è chi chiede una fetta (se non quasi tutta) dei tuoi profitti…e chi come Grillo invece no!
Come la racconti Tu,sembra che vuoi fare il piccolo pesce che da solo vuol diventare la grande balena in mezzo ad un mare infestato gia’ dagli squali….
Concordo con Claudio, cazzeggiare su Facebook diminuisce la capacità critica, rendendo le persone ancora più soggette a credere alle panzane più di quanto lo siano già naturalmente.
io a questa tornata elettorale non sono confuso, ma mi sono proprio perso, e per la prima volta andrà a votare anche mia figlia che costantemente mi chiede chi dova votare non so cosa dirgli ,e un grande responsabilità ,cosa consigliare ! la maggior parte dei ragazzi di oggi sanno solo cazzeggiare su FB .
Ho provato con un gruppo di amici a tirare su un movimento, anche se la parola ormai è abusata, ma il primo scoglio che non abbiamo potuto superare è proprio la visibilità, impossibile senza un sacco di soldi.
Hai ragione sulle regole, non sono giuste, e la par condicio alla fine penalizza i più deboli perchè non possono neanche accedere alle piccole emittenti.
Ma cosa dici? Impossibile senza soldi?
Movimento 5 Stelle ci sta riuscendo…senza un’euro.
Dimenticate questa utopia denaro.
Io stavolta non andrò a votare, non mi sento la responsabilità di mettere una croce a casaccio perchè non considero nessuno in grado di rappresentarmi.
Ho vissuto pochi mesi fuori Italia e mi sono bastati per capire quanto schifo c’è qui da noi.
Sono disgustato.
io ho cliccato grillo ma in effetti non è corretto , in quanto lui non è un candidato , sarebbe piu’ corretto dire mi fido di me stessa quindi votero’ M5S
Hai ragione, la verità è che il sondaggio non riguarda i candidati, ma più in generale la fiducia verso la persona.
Prima del “blocco” ne inseriremo uno sui soli candidati.