Nel 1497 un ragazzo di 22 anni ha trasformato un blocco di marmo grezzo di Carrara in un capolavoro ineguagliabile.
Sono passati più di 500 anni e decine di miliardi di persone sono rimaste estasiate alla vista di questa immagine sublime, che la fotografia rappresenta solo in minima parte.
L’abilità dell’artista nell’uso dello scalpello è soltanto una frazione delle emozioni che l’espressività dell’opera trasferisce; vai a vederla di persona, lasciati avvolgere dall’immensa umanità che emana.
Michelangelo ha perso la mamma quando aveva sei anni e a ventidue era già un artista in grado di rappresentare così profondamente, il dramma di una madre che invece ha visto morire il figlio.
Quando giunto a Roma ricevette l’incarico di realizzare la scultura, egli sapeva già che avrebbe modellato quella roccia con una delle espressioni più toccanti che l’arte ci abbia mai regalato.
Ecco cosa manca alle attuali generazioni: l’Arte.
In realtà abbiamo soltanto cambiato il significato alla parola, dimenticandone il suo vero; siamo ormai sterilizzati dalle Emozioni (con la maiuscola) che la vera Arte (sempre con la maiuscola) è riuscita a stimolare nei secoli all’umanità, e ne è testimone immortale.
Ci sono alcune parole come appunto Arte, Evento, Eccellenza… che sono state fagocitate dai media e vengono utilizzate a sproposito per legittimare ciò che non è.
Su un importante quotidiano nazionale una gara canora televisiva piena di effetti e luci sgargianti, è stata definita un “evento artistico d’eccellenza”; c’è chi è andato ancora oltre, magnificando con questi termini la sagoma di uno smartphone.
Al di là del sorriso che viene spontaneo, l’unica considerazione è che ci toccherà definire neologismi che esprimano di nuovo quei concetti che le vecchie parole oggi non rappresentano più; sempre se ne saremo in grado.
Ora mi permetto un consiglio:
clicca sulla foto della Pietà, oppure qui; avrai la versione in alta definizione da godere a pieno schermo; restala a guardare per qualche minuto, in silenzio.
Poi, se ti va, lascia un commento sulle tue Emozioni.
Grazie a Michelangelo Buonarroti per i suoi capolavori.
Stamattina mi sono svegliata, ho acceso il computer e sono venuta a visitare il tuo Blog.
Leggere e vedere questa meraviglia mi ha fatto cominciare bene le giornata.
Grazie a te per averci ricordato di che pasta sono fatti gli italiani e grazie a Michelangelo per riuscire ancora oggi a donarci un sussulto di meraviglia in questo schifo in cui siamo immersi giornalmente.
l’arte ci rende migliori
post bellissimo, ci voleva proprio in questo fine settimana inutile.
Riscopriamo l’arte italiana e i geni che abbiamo avuto
Sono capitato su questo blog per caso, e sono rimasto colpito.
Ho letto la tua storia e mi ha lasciato un brivido sulla schiena perchè sono di Roma e conosco i personaggi. Spero che tu riesca a risolvere i tuoi problemi al più presto, io sono uno di quelli che non sente più Radio Radio da quando ho percepito che qualcosa era cambiato, e vorrei che tornasse come prima.
Poi ho letto il blog e i tuoi articoli e ho capito che sei una persona straordinaria e sensibile.
Questo sulla Pietà mi ha emozionato, perchè non mi ero mai fermato a guardarla e t’assicuro che domani andrò con la mia ragazza a S.Pietro, poi ti faccio sapere.
è bellissima, ma chiediamoci perchè oggi non è più possibile fare cose di questo tipo, e scopriremo che l’uomo non è progredito, è regredito, soprattutto culturalmente e questo ci porterà alla rovina.
Sono stata domenica scorsa a S.Pietro a vederla. Solo una cosa posso dire, strepitosa!
Quando sei li davanti ti manca il fiato, una meraviglia, sapere che l’ha fatta un uomo con le sue mani aumenta l’emozione di guardarla.
Grazie per aver postato quest’immagine.
Luciana